Per “Il Gran Finale”, la settimana conclusiva della mostra Studio Tucano – Il tema tropicale nell’Arte e nella Moda, la Fondazione Gentili Mosconi ha promosso una call to action volta ad attivare una riflessione collettiva sui legami profondi tra arte, moda e natura. Un appello simbolico e necessario, in occasione dei 230 anni dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo.
La decisione di affiancare alla chiusura del percorso espositivo un palinsesto di attività collaterali – tra talk, workshop, momenti di dialogo e di restituzione – nasce dal desiderio di coinvolgere pubblici diversi, per stimolare una partecipazione attiva attorno ai temi centrali della mostra: la creatività come forma di responsabilità, il valore culturale della moda e il saper fare tessile come patrimonio da preservare e trasmettere.
Il bilancio della collaborazione tra la Fondazione Gentili Mosconi e l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo è estremamente positivo: in poco più di un mese, più di sedicimila visitatori hanno potuto ammirare l’Atelier Tropicale di Studio Tucano.
Francesco Gentili, Presidente della Fondazione Gentili Mosconi ha sottolineato: “La mostra site-specific Studio Tucano è un manifesto, un modo di abitare il mondo. Questo assunto si è concretizzato trasformando l’erbario storico dell’Orto Botanico in uno scrigno di tele, disegni tessili, foulard, bozzetti e installazioni, restituendo così alla natura tropicale il suo ruolo di musa ispiratrice per l’arte e la moda. Una musa che va contemplata e rispettata.”
Con Il Gran Finale, la Fondazione Gentili Mosconi – in collaborazione con l’Università di Palermo – UNIPA Heritage, Quattro Punto Zero – Scuola Diffusa di Arti e Mestieri di Palermo, Anticamera e CoopCulture – ha proposto una serie di iniziative pensate per sollecitare nuove riflessioni e connessioni.
Giulia Gentili, Vicepresidente della Fondazione Gentili Mosconi e photo-designer ha commentato: “Come costantemente ripeto, abbiamo il dovere di non essere solo una vetrina, ma di generare consapevolezza, creando connessioni tra arte, moda, città, comunità, nel rispetto del patrimonio naturale. Per questo motivo, nell’ideare il momento conclusivo di Studio Tucano ho voluto che la mostra lasciasse un segno, chiudendosi con riflessioni attuali e necessarie. La mostra riattiva infatti il processo creativo dello storico atelier fondato dal maestro Beppe Spadacini, protagonista del progetto insieme al collettivo di cui faccio parte con Pietro Fadda e Marco Lombardi (Pollution Art). Arte e moda hanno il potere di trasmettere messaggi chiave e di generare nuove forme di relazione.”
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